domenica 18 marzo 2012

Under 14, sconfitta ad Opera

Under 14
Opera 72. Trezzano 48

Se non vengono fatte rispettare alcune norme del gioco del Basket qui sotto riportate , non c'é una partita di Basket, ma un qualcos'altro che francamente non commentiamo, e può essere rischioso per l'integrità fisica dei ragazzi.
Credo che la federazione debba essere un pò più incisiva con chi scende in campo per farle rispettare.

33.1Principio del cilindro
Il principio del cilindro è definito come lo spazio all’interno di un cilindro immaginario occupato da un giocatore sul terreno di gioco. Include lo spazio sopra il giocatore ed è limitato:
Davanti dal palmo delle mani,
• Dietro dai glutei, e
• Lateralmente dai margini esterni delle braccia e delle gambe. Le mani e le braccia possono essere estese davanti al busto, ma non oltre la posizione dei piedi con le braccia piegate al- l’altezza dei gomiti, in modo che gli avambracci e le mani sia- no sollevati. La distanza tra i piedi del giocatore varierà in rela- zione alla sua altezza.

33.2 Principio della verticalità
Durante la gara, ciascun giocatore ha il diritto ad occupare una qualsiasi posizione (cilindro) sul terreno di gioco, a condizione che non sia già occupata da un avversario.
Questo principio tutela lo spazio occupato dal giocatore sul terreno di gioco e lo spazio al di sopra di lui allorché salti verti- calmente, all’interno di questo spazio.
Non appena il giocatore lascia la sua posizione verticale (cilindro) e avviene un contatto di corpo con un avversario che ave- va precedentemente stabilito la propria posizione verticale (ci- lindro), sarà responsabile del contatto il giocatore che ha la- sciato la sua posizione verticale (cilindro).

33.5 Marcamento di un giocatore che non ha il controllo della palla.
Un giocatore che non sia in controllo di palla può muoversi li- beramente sul terreno e occupare qualunque posizione che non sia già occupata da un altro giocatore.
Quando si marca un giocatore che non ha il controllo della palla, devono essere rispettati gli elementi di tempo e di distanza. Un difensore non può prendere posizione così vici- no e/o così velocemente sulla direzione di spostamento di un avversario, a meno che questi non abbia tempo o distanza sufficiente per fermarsi o per cambiare direzione.
La distanza è direttamente proporzionale alla velocità dell’avver- sario, mai inferiore ad 1 passo e mai superiore a 2 passi normali. Se un difensore non rispetta gli elementi di tempo e di distan- za nel prendere la posizione iniziale di difesa legale e avviene un contatto con un avversario, egli è responsabile del contatto. Non appena un difensore ha assunto una posizione iniziale di difesa legale, può muoversi per marcare il suo avversario. Non può impedirgli di oltrepassarlo utilizzando l’estensione delle sue braccia, spalle, fianchi o gambe. Tuttavia può girarsi all’interno del suo cilindro, per evitare un infortunio.
Se il contatto causato da un giocatore limita in qualche modo la libertà di movi- mento di un avversario, tale contatto è un fallo.
L’uso illegale della mano(i) o di un braccio(a) esteso si ha quando un difensore è in posizione difensiva e la sua mano(i) o il braccio(a) sono posti su di un avversario, con o senza palla, e ne rimangono a contatto per impedirgli di avanzare. Toccare ripetutamente o ‘punzecchiare’ un avversario con o senza palla è un fallo, perché può condurre ad un aumento del gioco sporco. Viene considerato fallo:
• L’avvinghiare o agganciare con un braccio o con un gomito il giocatore nel tentativo di ottenere un vantaggio indebito.
• Lo spingere il difensore per impedirgli di giocare o di tentare di giocare la palla, o per ottenere più spazio per sé stesso.
• L’uso dell’avambraccio esteso o della mano, durante il palleggio, per impedire all’avversario di ottenere il controllo della palla.
33.14 Trattenuta
La trattenuta è un contatto personale illegale con un avversa- rio che interferisce con la sua libertà di movimento. Questo contatto (trattenuta) può essere provocato con qualsiasi parte del corpo.
33.15 Spinta
La spinta è un contatto personale illegale con una qualsiasi parte del corpo che si verifica quando un giocatore spinge con forza o tenta di spostare un avversario che sia, o non sia, in controllo di palla.

Detto questo, abbiamo disputato un incontro scialbo senza carattere, con troppi errori sia in realizzazione che in costruzione che in difesa soprattutto.
Ecco i numeri:
Tiro : 35%
11 rimbalzi presi
7 palle recuperate
23 palle perse


Maurizio
Inviato da iPad

9 commenti:

  1. non giudico perchè non ho visto, ma adeguarsi
    al metro arbitrale fa parte della tattica da gara,
    fermo restando il non farsi male...
    temevo finisse cosi', anche se il divario di
    punteggio, vista l'andata, induce ad altre considerazioni circa lo scadimento di forma fisica e mentale

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  2. Ma sei sicuro di parlare di una partita di Basket??????? Anch'io vorrei che i ns ragazzi fossero piu grintosi è più fisici, ma non così perchè questo non è Basket e chi lo pratica ne pagherà le conseguenze con l' andar del tempo.

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  3. Un arbitro scadente è scadente per entrambe le squadre sul terreno di gioco. Perciò credo che utilizzare questa scusa per spiegare una sconfitta di 24 punti non solo non sia giusto, ma rischi di essere diseducativo per i ragazzi che così imparano che è sempre colpa di qualcun'altro, c'è sempre un motivo valido per spiegare una sconfitta. Ogni tanto sarebbe corretto ammettere che l'avversario è stato migliore. All'andata siete stati nettamente migliori voi, ci avete messo in grave difficoltà e avete meritatamente vinto. Non c'erano scuse a nostro discapito così come credo non ce ne dovrebbero essere a vostro in questa occasione.

    Ps.: lungi da me qualsiasi intento polemico causato da questo intervento che vuole essere soltanto l'espressione di un'opinione personale.

    Francesco Baglio
    Vice coach - Opera Basket Club - Under 14

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  4. Caro Francesco, l'articolo andrebbe letto tutto, io non ho certo incolpato l'arbitro della sconfitta ma come si può leggere nel paragrafo alla fine, ho scritto che abbiamo giocato in modo scialbo senza carattere e con troppi errori.
    Le annotazioni sulla direzione "scadente" come dici tu sono fatte in forma generale.
    Poiché sei un vice coach le regole dovresti saperle, e, ripeto, quella partita era un'irregolarità unica, certamente anche da parte dei nostri.
    Applicando bene le regole non so in quanti avrebbero finito la partita, forse si sarebbe risolta in un 3 contro 3.
    Comunque complimenti per la partita, per la circolazione della palla e soprattutto per le 8 triple su 9 neanche nell'NBA si vedono percentuali simili!
    Alla prossima!

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  5. Sono SUPER d'accordo con il vice coach di Opera sottolineando questa bellissima frase "....non solo non sia giusto, ma rischi di essere diseducativo per i ragazzi che così imparano che è sempre colpa di qualcun'altro, c'è sempre un motivo valido per spiegare una sconfitta"
    una mamma

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    1. Cara MAMMA invece di commentare "questa bellissima frase" era meglio che a fine partita entravi nello spogliatoio dei vs ragazzi e facevi smettere quei beceri cori che stavano intonando.

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  6. Senza entrare nel merito della discussione, segnaliamo che sarebbe opportuno firmare i commenti, al limite anche con uno pseudonimo.
    L'anonimato totale non è mai positivo.

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  7. Non vedo che problema ci sia a commentare un evento sportivo. Solitamente se una squadra vince è perchè se lo è meritato, lo stesso se perde. Ci possono essere singoli elementi che hanno maggiormente contribuito alla vittoria o che comunque hanno contenuto la sconfitta. Altri completamente fuori forma o poco partecipi ed attenti. A loro critiche o plausi sono naturali e giustificati.
    La stesso vale per gli arbitri: ci sono quelli competenti e quelli incapaci con tutta la gamma di intermedi: anche loro si prendano plausi e critiche come gli altri che stanno in campo. Magari se uno di questi proprio non è capace forse farebbe meglio a rinunciare: purtoppo loro (a differenza dei giocatori) non si possono mettere in panchina e sostituire con altri migliori. DF

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  8. Scusate l'anonimato, sono la MAMMA, e comunque non sono una mamma di Opera.
    Donatella

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