mercoledì 13 febbraio 2013

La maglia del futuro: stretch e mezze maniche

I Golden State Warriors hanno presentato il prototipo griffato Adidas delle nuove divise NBA, realizzate in materiale elastico aderente e con le mezze maniche

 

Scritto da Daniele Fantini (twitter: @d_fantini) 


Giocare a pallacanestro con una t-shirt addosso non mi è mai piaciuto. Sarà perché ormai non batto più un uomo dal palleggio da quando ero un Under-19 e se non tiro da fuori non faccio mai canestro, ma sentire una mezza manica che struscia sulla pelle e che - magari anche solo mentalmente - limita il movimento della spalla, è qualcosa che tende a dare molto fastidio (comodità a parte di quando si sbaglia un tiro facile in cui si può dire: "Eh, colpa della t-shirt…", al che il compagno può tranquillamente replicare: "Ma allora perché non hai messo la canotta?").
Eppure, pare proprio che nel futuro bisognerà adattarsi all'idea che le canotte andranno lentamente a finire nel dimenticatoio o nel cassetto delle memorabilia, sostituite proprio dalle tanto temute mezze maniche. I Golden State Warriors hanno infatti appena presentato la nuova divisa alternate che debutterà il prossimo 22 febbraio nella partita casalinga contro i San Antonio Spurs (diretta tv nazionale su ESPN, per raggiungere il bacino di pubblico maggiore possibile), esperimento che sarà poi ripetuto l'8 marzo contro Houston e il 15 contro Chicago.
La divisa, disegnata da Adidas - partner ufficiale della NBA dal 2006 -, intende segnare una svolta profonda nella concezione dell'abbigliamento sportivo sul campo da gioco, venendo incontro ai bisogni dei giocatori e del grande pubblico (ma leggete pure dei proprietari delle franchigie, e ora vedremo il perché).

Completamente realizzata in materiale elastico (se siete amanti della natura, vi farà piacere sapere che il 60% è riciclato), l'uniforme assomiglia molto a una sotto-maglia tecnica (chi è avvezzo al genere, capirà al volo) che ingloba a 360° la spalla permettendo, però, una totale libertà di movimento (dunque, niente scuse se quel tiro dalla media finisce corto sul primo ferro…): il peso complessivo risulta minore del 26% rispetto a una canotta tradizionale e la funzionalità di assorbimento del sudore è maggiore. Come la maglia, anche i pantaloncini sono stati rivisti, notevolmente alleggeriti dal nuovo tessuto elastico che, essendo ultra-bucherellato, dà una maggiore sensazione di libertà.
Il primo testimonial, il rookie Harrison Barnes, pare entusiasta: "Sarà una maglia che farà partire una nuova moda - racconta il prodotto di North Carolina -: ci vorrà un po' di tempo perché la gente si possa abituare a una divisa del genere, ma una volta fatto l'occhio ci si renderà anche conto che queste magliette sono ottime. Riesco a tirare e muovermi in completa tranquillità e scioltezza. E, alla fine, è questo che conta".
Accontentati i giocatori (sempre che quanto ci abbia riferito Barnes sia la realtà e non una semplice dichiarazione istituzionale per far felice l'Adidas…), bisogna ora accontentare il pubblico, e l'idea di una divisa con le mezze maniche va proprio in questa direzione: permettere al tifoso di indossare la maglietta della propria squadra in altri luoghi che non siano il palazzo dello sport (leggasi: permettere alle franchigie di vendere più maglie e incassare più verdoni). La cosa, difficile se non impossibile nel caso delle canotte (eccezion fatta per le spiagge o i pomeriggi infuocati di luglio), ora risulterebbe sicuramente più fattibile ed elegante.
Ma attecchirà? Se ci sono riusciti i pantaloncini sotto il ginocchio (ora così comuni che quasi non riesco a giocare se non sento la stoffa che mi accarezza la rotula, ma pensate a com'erano prima degli anni '90-2000...), gli esperti del settore sono convinti che anche la maglia con le mezze maniche farà il boom.
E voi, che ne pensate? Vi piace?

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